ultimamente il suo livello di rendimento in campo è un po’ calato…il suo colesterolo invece no e rimane altissimo come il livello di delinquenza di Khaled. Nel primo tempo, sicuro di sé come il bidello che entra a testa alta a consegnare le circolari in classe, decide di non mettere la barriera e prende un bel gol sotto l’incrocio in una porta alta come quelle da hockey su ghiaccio. Sul 3-2 poi esce invano a bomba verso la bocca di Maiolo cercando di anticiparlo nel mangiare quel panino con salamella ketchup e salsa barbecue che il bomber della Brusimpianese s’era preparato quando era andato un attimo in panchina. Deluso, rimane con l’acquolina e allora va a votare per il referendum e decide di ingozzarsi con una matita e con la scheda elettorale nella cabina numero 2.

un primo tempo piuttosto tranquillo, dove apre felicemente tibie e rotule come se fossero uova di Pasqua. Poi si ricorda che Pasqua è in primavera e allora nel secondo tempo sega un bel menisco dell’avversario in fascia destra e lo mette sulla brace con la carbonella come fa a Ferragosto a Masciago. Poi si rende conto nuovamente di aver sbagliato festa e si ricorda che tra poco è Natale e all’ultimo minuto viaggia sulla fascia come una renna, pensa al regalino di Natale per Kappa e con una ciabattata brutta come la Befana confeziona il pensierino con la carta biancoverde, donando all’Hellas la dodicesima vittoria stagionale. In ogni caso, per me nella stalla il ruolo che gli esce meglio è quello dell’asino e il suo look rimane sempre trasandato come quello di un re magio. Probabilmente Baldassarre

In fase difensiva è praticamente perfetto, ma comunque rimane più grezzo di un rutto sofferto di Luciano Gaucci dopo il quinto antipasto di salumi e appena lo toccano sembra che un buttafuori di Lamezia Terme gli abbia tirato un pugno nell’esofago e urla come una strappona ucraina all’Oceano quando lo Shit entra nel suo privè e se la rigira come vuole per tutta la noche. In ogni caso della sua ora di partita si ricordano più gomitate che palloni toccati (e nel conteggio ho incluso anche il riscaldamento e l’allenamento del lunedì).

Parte titolare ed entra con grande grinta ed il coltello tra i denti, ma con i problemi che ha in bocca gli cade subito. Prova ripetutamente a sbloccare la partita, ma poi si ricorda di essere in modalità allenatore a PES e allora lascia perdere e spegne la playstation. In fascia galoppa come al solito ma quando arriva sul fondo non mette mai un cross perché si ferma a parlare con il terzino avversario implorandolo di restituirgli lo scooter e il lettore mp3 contenente tutti i più grandi successi dei Finley.

dopo una settimana di allenamenti in silenzio come Mimmo Calabrò durante un’interrogazione di grammatica itaGLiana e accigliato come Beppe Bergomi quando gli viene detto che deve commentare l’anticipo del venerdì Virtus Francavilla-Fidelis Andria in trasferta con Caressa , entra in campo con la grinta del Piva quando scopre che i suoi figli possono andare pure da soli in piscina e s’incazza come una bidella rumena quando cammini dove lei ha appena lavato. Gol, cattiveria e corsa…chi l’avrebbe mai detto che sarebbe tornato così in forma? A settembre, dopo quell’infortunio, in pochi credevano in lui…ora nemmeno quelli (compreso pure il suo ginecologo di fiducia).

quando gli avversari lo vedono in faccia se la ghignano e dicono: “Vabbè dai oggi vinciamo facile, questo qua è scarso come la fame ed è utile come i carabinieri nel paesino di Don Matteo”. In effetti un bidone così non l’hanno mai visto nemmeno quelli della nettezza urbana, con la differenza che il contenitore dell’umido perlomeno sta lì fermo e tranquillo e non sbaglia 18 gol a partita. Ad ogni modo, fa un’ottima gara e timbra pure un golletto importante. Che giocatore…il ragazzo farà strada, ma all’Acqua&Sapone vendendo accappatoi dimenticati nel reparto bagno

non brilla particolarmente, ma d’altra parte giocare in una squadra in cui nessuno parla la tua lingua è sempre molto difficile. Il suo vocabolario è ristretto e le uniche tre parole che conosce sono “gol”, “figa” e “kittamuort”…prova a comunicare a gesti con i centrocampisti, ma Pidone e Frisenda devono rifare la verifica di italiano perché non sanno ancora bene a memoria il presente del verbo essere, mentre Campello ha preso 4.5 nell’interrogazione sull’alfabeto farfallino. In ogni caso, gol e assist e poi via a farsi la doccia gelata per provare a risvegliare quell’unico neurone rimasto in vita

è vero, lui sta all’Hellas Cunardo come il cappuccino sta all’impepata di cozze, ma chi verrebbe a vedere le partite del csi se non ci fosse un playboy del genere? Le donne non capiscono nulla di calcio, ma appena parte l’inno del CSI a centrocampo e vedono su Skysport il suo faccione da Franco Trentalance inquadrato in primo piano si bagnano tutte come Niesi e Forlani quando alle elementari facevano combattimenti col superliquidator. Arriva a Brusimpiano dopo una settimana ad Ibiza e appena vede che nella distinta avversaria c’è uno del ’99, aggiusta il capello con lo sputo e inizia a provarci lanciandogli sguardi provocanti dalla panchina

La durata di un’eiaculazione precoce è comunque maggiore al tempo trascorso da Niesi in campo in un’intera stagione. Si consola ricordandosi che comunque lui nel 1987 è stato lo spermatozoo più veloce.